Navigazione

Ufficio

Valle 3.0 srl

Via Cesare Fracassini 18
00196 Roma
P.I 13586051008

Contatti

T: +39 06 95226830
E: mail@valle3.com
P: valle3@pec.it

Realizzazione di un polo scolastico a San Giuliano Terme

Realizzazione di un polo scolastico a San Giuliano Terme

Inserimento della scuola nel contesto urbano

La costruzione di una scuola è un’operazione simile a quella di un contadino che dopo avere arato un campo getta i semi necessari per nutrire una intera società. L’identità architettonica della soluzione proposta riflette il principio per il quale un edificio scolastico, in quanto istituzione, deve essere il campo fertile dove la società può coltivare il proprio futuro.
Una scuola ha il potere di influenzare il contesto sotto tutti gli aspetti: territoriale, urbanistico, architettonico e sociale e la sfida che intende raccogliere la presente proposta progettuale è quella di risultare la scintilla necessaria ad accendere il legame con il territorio, a difenderlo, a creare nuovi spazi urbani, consolidare la comunità e a tessere nuove trame sociali.
Il principio insediativo del polo scolastico ha preso le mosse dallo studio del paesaggio circostante e della analisi del territorio, demandando all’intervento la funzione di unire gli insediamenti circostanti e diventare esso stesso polo di riferimento di incontro e aggregazione. Il legame indissolubile con il territorio e la comunità lo rende un elemento qualificante del paesaggio, edificio rappresentativo e funzionale, in grado di dichiarare la propria appartenenza al contesto.
L’area della futura scuola e parco urbano, nonché degli impianti sportivi esistenti si colloca lungo un antico meandro abbandonato del Fiume Serchio. Nonostante si tratti di un paleoalveo, la presenza del meandro a livello paesaggistico è ancora fortemente rintracciabile nella tessitura dei campi, nell’andamento della viabilità locale e per la presenza del Fosso Fiumaccio che ne ricalca in buona parte il sedime. A questo segno naturale e curvilineo si aggiungono e sovrappongono due ulteriori geometrie generatrici rettilinee di origine antropica: la centuriazione romana e l’assialità della Villa Medicea di Arena Metato.
Il progetto paesaggistico, come quello architettonico, si pone come obiettivo di non sommare a queste tracce storico-morfologiche altre nuove, ma di ricondurre i segni progettuali a queste diverse “famiglie” di preesistenze. L’asse che si diparte dalla facciata principale della Villa Medicea trasmette la propria giacitura al complesso sportivo esistente e viene ripresa nel progetto per la scuola e per il parco pubblico. In quest’ultimo si crea un innesto con la centuriazione romana, che informa tutt’oggi la suddivisone degli appezzamenti agricoli dell’area. La scelta di proporre tracciati formati da spezzate rettilinee per il parco pubblico, oltre a realizzare collegamenti ciclo-pedonali a livello locale, deriva dalla volontà di mantenere il carattere della viabilità rurale.
Il fosso Fiumaccio è interessato da fenomeni di esondazione e parte dell’area di progetto, sia del complesso scolastico sia del futuro parco, è interessata da piene con tempo di ritorno tra 1 e 30 anni.
Oltre a non localizzare strutture edificate in tale fascia, il progetto coglie l’opportunità di realizzare leggere depressioni che possano fungere in momenti diversi da vasche di laminazione e da “giardini della pioggia”. Un intervento di questo tipo, oltre a risultare di pregio per l’ambiente circostante, mitiga il rischio idraulico. Il progetto della scuola non provocherà aumento di portate e volumi in ingresso alla rete rispetto a quelli preesistenti all’urbanizzazione, secondo il principio dell’invarianza idrologica e idraulica. Tali depressioni del suolo ricoperte a verde riescono a gestire e controllare le grandi quantità d’acqua piovana zenitale provenienti principalmente dai tetti degli edifici, dalle sedi stradali e dalle grandi aree pavimentate, e riescono a contribuire notevolmente alla riduzione dell’inquinamento idrico intercettando e trattenendo l’acqua piovana di ruscellamento [Runoff], secondo i criteri della soft engineering.

Sistema della viabilità e accessibilità degli spazi aperti

Il progetto prevede l’accesso principale all’area da via Cavour, rispettando quanto richiesto dal bando in merito al posizionamento e al dimensionamento dei parcheggi, dove sono stati posizionati l’area di sosta degli scuola bus e il kiss and ride per i genitori degli studenti. La viabilità carrabile è confinata a nord del fosso Fiumaccio, anche se è prevista una viabilità per i mezzi di servizio [carico e scarico, pasti, accesso locali tecnici] regolamentata e rallentata con accessibilità dalla viabilità carrabile di collegamento tra via Cavour e via De Amicis, richiesta nella documentazione a base del concorso. Particolare attenzione è stata posta nel disegno di questo collegamento: al fine di offrire uno spazio condiviso tra diversi tipi di percorrenza e al fine di non separare l’area della scuola dall’area del parco, è stato previsto un woonerf che consiste nella condivisione della strada tra diversi utenti, eliminando la separazione fisica tra loro. Piccoli accorgimenti come gincane e aree verdi sono le strategie per guidare un automobilista a adottare velocità contenute e di fatto fare sì che la strada non diventi una divisione insormontabile.
I percorsi ciclo pedonali sono stati studiati come i legami tra le zone abitate ed elementi di attraversamento dell’area fino a definire il disegno del parco che anch’esso prende le mosse dal disegno degli appezzamenti agricoli che disegnano l’intero paesaggio.
L’accesso pedonale principale è previsto dalla piazza antistante la scuola, piazza che diventa la zona pubblica del centro civico, oltre al percorso sicuro per i bambini, nella quale sono stati previsti elementi di arredo urbano per “la vita pubblica” anche fuori orario della scuola nella parte nord ovest del lotto. Il fatto che la scuola abbia un fronte pubblico e uno privato conferisce al lato pubblico, completato dalla piazza, un carattere di urbanità che rafforza la funzione di centro civico. La percezione di continuità tra spazi esterni ed interni viene enfatizzata anche dalla serie dei patii/serre interne.

Concezione funzionale

L’organizzazione interna e la distribuzione funzionale è caratterizzata dalla ripetizione di moduli simili, sfalsati tra di loro, legati da un connettivo che li attraversa diagonalmente, diventando simbolo e metafora della crescita degli alunni. Ogni modulo prevede tre aule aggregabili tra di loro in maniera flessibile, tramite pareti mobili ad alta prestazione acustica e sono dotate di un ampio spazio esterno pavimentato per le lezioni all’aperto. Tale spazio conduce al giardino vero proprio che è organizzato lungo il confine con la via E. de Amicis, articolandosi come un transetto geografico, dalle collinette alberate alla piana, dove trova posto l’orto didattico, alla grande sabbiera/spiaggia per il gioco. Un piccolo ruscello poco profondo innerva il giardino e ne rafforza la natura di micro-paesaggio caratterizzato da specie appartenenti al paesaggio locale [tavola 2]. Le funzioni più aperte verso la cittadinanza sono state collocate sulla facciata prospiciente la piazza urbana, le funzioni più specificatamente scolastiche come le aule sono prospicienti il giardino interno. L’ingresso ai gruppi di tre aule avviene da uno spazio comune attrezzato per lo studio informale, illuminato con luce naturale sia da lucernai sia dai patii/serre interne. Il principale di questi spazi è visitabile e ospita piante di agrumi in un tributo alla tradizione medicea e toscana delle limonaie. I rimanenti due sono pensati come giardini chiusi: sorgenti di luce ed aria per la scuola e sono piantati con specie vegetali che presentano valori particolarmente alti di assorbimento di inquinanti e che forniscono altri servizi ecosistemici. La parte dei moduli prospiciente lo spazio pubblico è destinata alle funzioni di tipo ibrido utilizzabili sia come spazi didattici sia come spazi per uso esterno.
La scuola dell’infanzia occupa un modulo indipendente, ma ben collegato, con ingresso separato, costituito dalle tre aule riconfigurabili, zone per i servizi igienici e lavandini visibili dall’aula stessa, uno spazio comune per le attività pratiche. A completare le dotazioni sono state previste una sala mensa e gli spazi per gli insegnanti. Il cortile, utilizzabile anche come spazio per mangiare all’aperto [sia dalla scuola elementare che dalla scuola dell’infanzia, per la sua vicinanza ad entrambi gli spazi mensa], può configurarsi anche come lo spazio all’aperto per l’asilo da usare in giornate ventose ed è collegato al giardino della scuola.
Al fine di contenere al massimo il consumo di suolo il progetto prevede l’utilizzo per la scuola della palestra esistente, ma si prevede di posizionare gli spogliatoi all’interno dell’edificio scolastico in prossimità del percorso di accesso alla palestra. Questa soluzione permette l’accesso dalla parte retrostante tramite un collegamento coperto che diventa l’occasione, grazie alla sua particolare sezione, per la riqualificazione dell’area esterna dei campi sportivi e, nello stesso tempo, l’opportunità di migliorare le performance dell’involucro edilizio esistente. La riqualificazione della palestra e dei campi sportivi risponde agli obiettivi individuati dal bando che richiedono la valorizzazione dei poli periferici trasformandoli in poli attrazione.
L’organizzazione e la distribuzione funzionale, così come descritta, è anche caratterizzata da un elevato grado di flessibilità distributiva che permette l’uso dell’edificio non solo ai fini scolastici ma anche come luogo di aggregazione, con attività a servizio della cittadinanza. La soluzione propone molteplici configurazioni realizzabili con semplici aperture o chiusure di infissi interni posizionati strategicamente in corrispondenza dei patii in maniera tale che questi rimangano anche per una sola parte fonte di luce naturale ed elementi termoregolatori dell’edificio. A seconda delle ore della giornata o giorni della settimana e dell’anno è possibile regolamentare la “profondità” dello spazio utilizzato da diversi tipi di utenti. La flessibilità distributiva, in caso di necessità o bisogno può essere modulata anche nel senso ortogonale così da rendere possibile la separazione di blocchi di aule che manterrebbero sempre i propri spazi di supporto.
Una attenzione particolare è stata posta sull’elemento di distribuzione della scuola che nel progetto è l’elemento che lega i vari moduli, è illuminato con luce naturale e si configura come uno spazio utilizzabile anche per attività didattiche o di approfondimento da svolgersi in piccoli gruppi. Il connettivo è contenuto da forme morbide e allargamenti in cui avvengono episodi sempre differenti e flessibili per spazi educativi, differenziandosi radicalmente da un corridoio tradizionale. Tutto il suo percorso viene ritmato, iniziando dal cortile, dal sistema dei patii/serre che separano le aree della didattica dalle altre funzioni, costituite dalla mensa/biblioteca, dall’atrio/agorà, dai laboratori/spazi ad uso civico e dall’amministrazione.

Soluzione architettonica scelta assieme alla concezione strutturale e impiantistica

L’edificio è concepito come applicazione innovativa di nuove soluzioni che integrano la gestione del verde con le performance di risparmio energetico e la qualità dell’architettura rurale. La struttura mista a setti e pilatri segue la progettazione del verde, che rappresenta l’elemento cardine capace di richiamare il contesto paesaggistico esistente. Ecco perché si intende esaltare il pregio architettonico dell’edificio attraverso l’uso di sistemi innovativi capaci di ottimizzare sia l’estetica che il risparmio energetico.
Gli spazi all’interno dell’edificio dedicati al Giardino d’inverno, così come quelli esterni attentamente pianificati per diverse e molteplici destinazioni di utilizzo, perseguono l’obiettivo di elogiare le performance di qualità ambientale attraverso l’esaltazione della terapia verde, della percezione di benessere, del senso di sicurezza, dell’inclusione sociale.

Committente

Comune di San Giuliano Terme

Importo

4.4 mln/€

Superficie

3.000 mq

Data di inizio

Data di fine

Gruppo di progetto