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Realizzazione di un polo scolastico a San Giuliano Terme

Realizzazione di un polo scolastico a San Giuliano Terme

Inserimento della scuola nel contesto urbano

Polo scolastico a San Giuliano Terme

La costruzione di una scuola è un’operazione simile a quella di un contadino che dopo avere arato un campo getta i semi necessari per nutrire una intera società. L’identità architettonica della soluzione proposta riflette il principio per il quale un edificio scolastico, in quanto istituzione, deve essere il campo fertile dove la società può coltivare il proprio futuro.
Una scuola ha il potere di influenzare il contesto sotto tutti gli aspetti: territoriale, urbanistico, architettonico e sociale e la sfida che intende raccogliere la presente proposta progettuale è quella di risultare la scintilla necessaria ad accendere il legame con il territorio, a difenderlo, a creare nuovi spazi urbani, consolidare la comunità e a tessere nuove trame sociali.
Il principio insediativo del polo scolastico ha preso le mosse dallo studio del paesaggio circostante e della analisi del territorio, demandando all’intervento la funzione di unire gli insediamenti circostanti e diventare esso stesso polo di riferimento di incontro e aggregazione. Il legame indissolubile con il territorio e la comunità lo rende un elemento qualificante del paesaggio, edificio rappresentativo e funzionale, in grado di dichiarare la propria appartenenza al contesto.
L’area della futura scuola e parco urbano, nonché degli impianti sportivi esistenti si colloca lungo un antico meandro abbandonato del Fiume Serchio. Nonostante si tratti di un paleoalveo, la presenza del meandro a livello paesaggistico è ancora fortemente rintracciabile nella tessitura dei campi, nell’andamento della viabilità locale e per la presenza del Fosso Fiumaccio che ne ricalca in buona parte il sedime. A questo segno naturale e curvilineo si aggiungono e sovrappongono due ulteriori geometrie generatrici rettilinee di origine antropica: la centuriazione romana e l’assialità della Villa Medicea di Arena Metato.
Il progetto paesaggistico, come quello architettonico, si pone come obiettivo di non sommare a queste tracce storico-morfologiche altre nuove, ma di ricondurre i segni progettuali a queste diverse “famiglie” di preesistenze. L’asse che si diparte dalla facciata principale della Villa Medicea trasmette la propria giacitura al complesso sportivo esistente e viene ripresa nel progetto per la scuola e per il parco pubblico. In quest’ultimo si crea un innesto con la centuriazione romana, che informa tutt’oggi la suddivisone degli appezzamenti agricoli dell’area. La scelta di proporre tracciati formati da spezzate rettilinee per il parco pubblico, oltre a realizzare collegamenti ciclo-pedonali a livello locale, deriva dalla volontà di mantenere il carattere della viabilità rurale.
Il fosso Fiumaccio è interessato da fenomeni di esondazione e parte dell’area di progetto, sia del complesso scolastico sia del futuro parco, è interessata da piene con tempo di ritorno tra 1 e 30 anni.
Oltre a non localizzare strutture edificate in tale fascia, il progetto coglie l’opportunità di realizzare leggere depressioni che possano fungere in momenti diversi da vasche di laminazione e da “giardini della pioggia”. Un intervento di questo tipo, oltre a risultare di pregio per l’ambiente circostante, mitiga il rischio idraulico. Il progetto della scuola non provocherà aumento di portate e volumi in ingresso alla rete rispetto a quelli preesistenti all’urbanizzazione, secondo il principio dell’invarianza idrologica e idraulica. Tali depressioni del suolo ricoperte a verde riescono a gestire e controllare le grandi quantità d’acqua piovana zenitale provenienti principalmente dai tetti degli edifici, dalle sedi stradali e dalle grandi aree pavimentate, e riescono a contribuire notevolmente alla riduzione dell’inquinamento idrico intercettando e trattenendo l’acqua piovana di ruscellamento [Runoff], secondo i criteri della soft engineering.

Sistema della viabilità e accessibilità degli spazi aperti

Il progetto prevede l’accesso principale all’area da via Cavour, rispettando quanto richiesto dal bando in merito al posizionamento e al dimensionamento dei parcheggi, dove sono stati posizionati l’area di sosta degli scuola bus e il kiss and ride per i genitori degli studenti. La viabilità carrabile è confinata a nord del fosso Fiumaccio, anche se è prevista una viabilità per i mezzi di servizio [carico e scarico, pasti, accesso locali tecnici] regolamentata e rallentata con accessibilità dalla viabilità carrabile di collegamento tra via Cavour e via De Amicis, richiesta nella documentazione a base del concorso. Particolare attenzione è stata posta nel disegno di questo collegamento: al fine di offrire uno spazio condiviso tra diversi tipi di percorrenza e al fine di non separare l’area della scuola dall’area del parco, è stato previsto un woonerf che consiste nella condivisione della strada tra diversi utenti, eliminando la separazione fisica tra loro. Piccoli accorgimenti come gincane e aree verdi sono le strategie per guidare un automobilista a adottare velocità contenute e di fatto fare sì che la strada non diventi una divisione insormontabile.
I percorsi ciclo pedonali sono stati studiati come i legami tra le zone abitate ed elementi di attraversamento dell’area fino a definire il disegno del parco che anch’esso prende le mosse dal disegno degli appezzamenti agricoli che disegnano l’intero paesaggio.
L’accesso pedonale principale è previsto dalla piazza antistante la scuola, piazza che diventa la zona pubblica del centro civico, oltre al percorso sicuro per i bambini, nella quale sono stati previsti elementi di arredo urbano per “la vita pubblica” anche fuori orario della scuola nella parte nord ovest del lotto. Il fatto che la scuola abbia un fronte pubblico e uno privato conferisce al lato pubblico, completato dalla piazza, un carattere di urbanità che rafforza la funzione di centro civico. La percezione di continuità tra spazi esterni ed interni viene enfatizzata anche dalla serie dei patii/serre interne.

Concezione funzionale

L’organizzazione interna e la distribuzione funzionale è caratterizzata dalla ripetizione di moduli simili, sfalsati tra di loro, legati da un connettivo che li attraversa diagonalmente, diventando simbolo e metafora della crescita degli alunni. Ogni modulo prevede tre aule aggregabili tra di loro in maniera flessibile, tramite pareti mobili ad alta prestazione acustica e sono dotate di un ampio spazio esterno pavimentato per le lezioni all’aperto. Tale spazio conduce al giardino vero proprio che è organizzato lungo il confine con la via E. de Amicis, articolandosi come un transetto geografico, dalle collinette alberate alla piana, dove trova posto l’orto didattico, alla grande sabbiera/spiaggia per il gioco. Un piccolo ruscello poco profondo innerva il giardino e ne rafforza la natura di micro-paesaggio caratterizzato da specie appartenenti al paesaggio locale [tavola 2]. Le funzioni più aperte verso la cittadinanza sono state collocate sulla facciata prospiciente la piazza urbana, le funzioni più specificatamente scolastiche come le aule sono prospicienti il giardino interno. L’ingresso ai gruppi di tre aule avviene da uno spazio comune attrezzato per lo studio informale, illuminato con luce naturale sia da lucernai sia dai patii/serre interne. Il principale di questi spazi è visitabile e ospita piante di agrumi in un tributo alla tradizione medicea e toscana delle limonaie. I rimanenti due sono pensati come giardini chiusi: sorgenti di luce ed aria per la scuola e sono piantati con specie vegetali che presentano valori particolarmente alti di assorbimento di inquinanti e che forniscono altri servizi ecosistemici. La parte dei moduli prospiciente lo spazio pubblico è destinata alle funzioni di tipo ibrido utilizzabili sia come spazi didattici sia come spazi per uso esterno.
La scuola dell’infanzia occupa un modulo indipendente, ma ben collegato, con ingresso separato, costituito dalle tre aule riconfigurabili, zone per i servizi igienici e lavandini visibili dall’aula stessa, uno spazio comune per le attività pratiche. A completare le dotazioni sono state previste una sala mensa e gli spazi per gli insegnanti. Il cortile, utilizzabile anche come spazio per mangiare all’aperto [sia dalla scuola elementare che dalla scuola dell’infanzia, per la sua vicinanza ad entrambi gli spazi mensa], può configurarsi anche come lo spazio all’aperto per l’asilo da usare in giornate ventose ed è collegato al giardino della scuola.
Al fine di contenere al massimo il consumo di suolo il progetto prevede l’utilizzo per la scuola della palestra esistente, ma si prevede di posizionare gli spogliatoi all’interno dell’edificio scolastico in prossimità del percorso di accesso alla palestra. Questa soluzione permette l’accesso dalla parte retrostante tramite un collegamento coperto che diventa l’occasione, grazie alla sua particolare sezione, per la riqualificazione dell’area esterna dei campi sportivi e, nello stesso tempo, l’opportunità di migliorare le performance dell’involucro edilizio esistente. La riqualificazione della palestra e dei campi sportivi risponde agli obiettivi individuati dal bando che richiedono la valorizzazione dei poli periferici trasformandoli in poli attrazione.
L’organizzazione e la distribuzione funzionale, così come descritta, è anche caratterizzata da un elevato grado di flessibilità distributiva che permette l’uso dell’edificio non solo ai fini scolastici ma anche come luogo di aggregazione, con attività a servizio della cittadinanza. La soluzione propone molteplici configurazioni realizzabili con semplici aperture o chiusure di infissi interni posizionati strategicamente in corrispondenza dei patii in maniera tale che questi rimangano anche per una sola parte fonte di luce naturale ed elementi termoregolatori dell’edificio. A seconda delle ore della giornata o giorni della settimana e dell’anno è possibile regolamentare la “profondità” dello spazio utilizzato da diversi tipi di utenti. La flessibilità distributiva, in caso di necessità o bisogno può essere modulata anche nel senso ortogonale così da rendere possibile la separazione di blocchi di aule che manterrebbero sempre i propri spazi di supporto.
Una attenzione particolare è stata posta sull’elemento di distribuzione della scuola che nel progetto è l’elemento che lega i vari moduli, è illuminato con luce naturale e si configura come uno spazio utilizzabile anche per attività didattiche o di approfondimento da svolgersi in piccoli gruppi. Il connettivo è contenuto da forme morbide e allargamenti in cui avvengono episodi sempre differenti e flessibili per spazi educativi, differenziandosi radicalmente da un corridoio tradizionale. Tutto il suo percorso viene ritmato, iniziando dal cortile, dal sistema dei patii/serre che separano le aree della didattica dalle altre funzioni, costituite dalla mensa/biblioteca, dall’atrio/agorà, dai laboratori/spazi ad uso civico e dall’amministrazione.

Soluzione architettonica scelta assieme alla concezione strutturale e impiantistica

L’edificio è concepito come applicazione innovativa di nuove soluzioni che integrano la gestione del verde con le performance di risparmio energetico e la qualità dell’architettura rurale. La struttura mista a setti e pilatri segue la progettazione del verde, che rappresenta l’elemento cardine capace di richiamare il contesto paesaggistico esistente. Ecco perché si intende esaltare il pregio architettonico dell’edificio attraverso l’uso di sistemi innovativi capaci di ottimizzare sia l’estetica che il risparmio energetico.
Gli spazi all’interno dell’edificio dedicati al Giardino d’inverno, così come quelli esterni attentamente pianificati per diverse e molteplici destinazioni di utilizzo, perseguono l’obiettivo di elogiare le performance di qualità ambientale attraverso l’esaltazione della terapia verde, della percezione di benessere, del senso di sicurezza, dell’inclusione sociale.

Inclusion of the school in the urban context

The construction of a school is an operation similar to that of a farmer who after plowing a field throws the seeds necessary to feed an entire society. The architectural identity of the proposed solution reflects the principle that a school building, as an institution, must be the fertile ground where society can cultivate its future.

A school has the power to influence the context in all aspects: territorial, urban, architectural and social and the challenge that the present design proposal intends to meet is to be the spark necessary to ignite the bond with the territory, to defend it, to create new urban spaces, consolidate the community and weave new social textures.

The settlement principle of the school center has taken its cue from the study of the surrounding landscape and the analysis of the territory, entrusting the intervention with the function of uniting the surrounding settlements and becoming itself a reference center for meeting and aggregation. The indissoluble bond with the territory and the community makes it a qualifying element of the landscape, a representative and functional building, able to declare its belonging to the context.

The area of the future school and urban park, as well as the existing sports facilities is located along an ancient abandoned meander of the Serchio River. Despite being a paleoalveo, the presence of the meander at a landscape level is still strongly traceable in the weaving of the fields, in the trend of local viability and the presence of the Fosso Fiumaccio that largely traces its sedime. To this natural and curvilinear sign are added and superimposed two further straight generating geometries of anthropic origin: the Roman centuriation and the axiality of the Medici Villa of Arena Metato.

The landscape project, like the architectural one, aims not to add to these historical-morphological traces other new ones, but to trace the design signs to these different “families” of pre-existence. The axis that starts from the main facade of the Villa Medicea transmits its position to the existing sports complex and is taken up in the project for the school and the public park. In the latter a graft is created with the Roman centuriation, which still informs the subdivision of the agricultural plots of the area. The decision to propose paths formed by broken straights for the public park, in addition to creating cycle-pedestrian connections at the local level, derives from the desire to maintain the character of rural roads.

The Fiumaccio ditch is affected by flooding phenomena and part of the project area, both of the school complex and of the future park, is affected by floods with return time between 1 and 30 years.

In addition to not locating structures built in this area, the project seizes the opportunity to create slight depressions that can act at different times as lamination tanks and “rain gardens”. An intervention of this type, in addition to being of value for the surrounding environment, mitigates the hydraulic risk. The project of the school will not cause an increase in flows and volumes entering the network compared to those pre-existing to urbanization, according to the principle of hydrological and hydraulic invariance. Such green-covered soil depressions manage and control the large amounts of zenithal rainwater coming mainly from the roofs of buildings, road sites and large paved areas, and can contribute greatly to the reduction of water pollution by intercepting and retaining runoff rainwater [Runoff], according to the criteria of soft engineering.

Road system and accessibility of open spaces

The project provides the main access to the area from via Cavour, respecting the requirements of the call regarding the positioning and sizing of the parking lots, where the bus school parking area and the kiss and ride for the parents of the students have been positioned. The road network is confined to the north of the Fiumaccio ditch, although there is a road network for the means of service [loading and unloading, meals, access to technical premises] regulated and slowed down with accessibility by the road network connecting via Cavour and via De Amicis, requested in the documentation based on the competition. Particular attention was paid in the design of this link: in order to offer a shared space between different types of travel and in order not to separate the school area from the park area, a woonerf was provided which consists of sharing the road between different users, eliminating the physical separation between them. Small tricks such as gymnastics and green areas are the strategies to guide a motorist to adopt low speeds and in fact make sure that the road does not become an insurmountable division.

The pedestrian cycle paths have been studied as the links between the inhabited areas and crossing elements of the area until defining the design of the park that also takes its cue from the design of the agricultural plots that draw the entire landscape.

The main pedestrian access is provided by the square in front of the school, which becomes the public area of the civic center, in addition to the safe path for children, in which urban furnishing elements have been provided for “public life” even outside school hours in the northwest part of the lot. The fact that the school has a public and a private front gives the public side, completed by the square, a character of urbanity that strengthens the function of civic center. The perception of continuity between external and internal spaces is also emphasized by the series of internal patios/greenhouses.

Functional design

The internal organization and functional distribution is characterized by the repetition of similar modules, staggered between them, linked by a connective that crosses them diagonally, becoming a symbol and metaphor of the growth of the students. Each module has three classrooms that can be joined together in a flexible way, through mobile walls with high acoustic performance and are equipped with a large paved outdoor space for outdoor classes. This space leads to the real garden that is organized along the border with Via E. de Amicis, articulating itself as a geographical transept, from the tree-lined hills to the plain, where the educational garden is located, to the large sandstone/beach for the game. A small shallow stream internalizes the garden and reinforces its micro-landscape nature characterized by species belonging to the local landscape [table “” not found /]

. The most open functions towards citizenship have been placed on the facade overlooking the urban square, the more specifically school functions such as classrooms are overlooking the internal garden. The entrance to the groups of three classrooms takes place from a common space equipped for informal study, illuminated with natural light both from skylights and from the internal patios/greenhouses. The main of these spaces can be visited and houses citrus plants in a tribute to the Medici and Tuscan tradition of lemon groves. The remaining two are thought of as enclosed gardens: light and air sources for the school and are planted with plant species that have particularly high values of absorption of pollutants and that provide other ecosystem services. The part of the modules facing the public space is intended for hybrid functions that can be used both as educational spaces and as spaces for outdoor use.

The nursery school occupies an independent, but well-connected module, with a separate entrance, consisting of three reconfigurable classrooms, areas for toilets and sinks visible from the classroom itself, a common space for practical activities. To complete the equipment, a canteen room and spaces for teachers were provided. The courtyard, which can also be used as a space to eat outdoors [both from elementary school and from kindergarten, due to its proximity to both canteen spaces], can also be configured as the outdoor space for kindergarten to be used on windy days and is connected to the school garden.

In order to contain the maximum consumption of soil, the project foresees the use of the existing gym for the school, but it is planned to place the changing rooms inside the school building near the access path to the gym. This solution allows access from the back through a covered connection that becomes the opportunity, thanks to its particular section, for the redevelopment of the outdoor area of the sports fields and, at the same time, the opportunity to improve the performance of the existing building envelope. The redevelopment of the gym and sports fields responds to the objectives identified by the call that require the enhancement of the peripheral poles transforming them into poles of attraction.

The organization and functional distribution, as described, is also characterized by a high degree of distributive flexibility that allows the use of the building not only for school purposes but also as a place of aggregation, with activities at the service of citizens. The solution proposes multiple configurations that can be made with simple openings or closures of internal fixtures strategically positioned in correspondence with the patios in such a way that they remain even for a single part of the building’s natural light source and thermoregulatory elements. Depending on the hours of the day or days of the week and the year it is possible to regulate the “depth” of the space used by different types of users. The distribution flexibility, in case of need or need can also be modulated in the orthogonal direction so as to make it possible to separate blocks of classrooms that would always maintain their support spaces.

Particular attention has been paid to the distribution element of the school which in the project is the element that binds the various modules, is illuminated with natural light and is configured as a space that can also be used for didactic or in-depth activities to be carried out in small groups. The connective is contained by soft forms and enlargements in which always different and flexible episodes occur for educational spaces, differing radically from a traditional corridor. Its entire path is paced, starting from the courtyard, the system of patios/greenhouses that separate the areas of teaching from the other functions, consisting of the canteen/library, the atrium/agora, the laboratories/spaces for civic use and the administration.

Architectural solution chosen together with the structural and plant design

The building is conceived as an innovative application of new solutions that integrate green management with energy-saving performance and the quality of rural architecture. The structure mixed with septa and pillars follows the design of the green, which represents the pivotal element capable of recalling the existing landscape context. That is why it is intended to enhance the architectural value of the building through the use of innovative systems capable of optimizing both aesthetics and energy savings.

The spaces inside the building dedicated to the Winter Garden, as well as the external ones carefully planned for different and multiple uses, aim to praise the environmental quality performance through the exaltation of green therapy, the perception of well-being, the sense of security, social inclusion.

Committente

Comune di San Giuliano Terme

Importo

4.4 mln/€

Superficie

3.000 mq

Data di inizio

Data di fine

Gruppo di progetto