Navigazione

Ufficio

Valle 3.0 srl

Via Cesare Fracassini 18
00196 Roma
P.I 13586051008

Contatti

T: +39 06 95226830
E: mail@valle3.com
P: valle3@pec.it

Nuovo Ospedale San Marco in Librino

Nuovo Ospedale San Marco in Librino

Nuovo ospedale San Marco in Librino

L’ospedale si articola in 5 corpi , di cui, per la a parte in elevazione, tre (C-D-E) sono di pertinenza dell’ ospedale San Marco (O.S.M.) , uno (A), leggermente ruotato, è destinato al Centro di Eccellenza Ortopedico, ed uno (B) costituisce l’elemento di unione delle due strutture ospedaliere e diventa l’asse portante dell’intero organismo ospedaliero , sede dell’Hospital street e delle principali diagnostiche. Asse caratterizzato ad est dall’entrata principale all’intero organismo e, diametralmente opposto, dall’entrata di emergenza del Pronto Soccorso e dal Dipartimento dell’Area critica, che ne caratterizza l’elemento terminale.
Lo sviluppo dei corpi di fabbrica è articolato ed , in generale, prevede:
– tre livelli completamente fuori terra, quelli destinati alle Degenze e di diversa altezza
– tre livelli in parte ipogei (in relazione all’andamento altimetrico del terreno) quelli destinati alla Diagnosi e Terapia ed ai Servizi generali

In particolare:
– tre corpi ( A-C-D)- destinati alle Degenze si elevano con differenti altezze, tre livelli per i corpi dell’O.S.M, (C-D ) e 2 livelli per il corpo A del C.E.O
-il corpo C, quello dell’Hospital street, e del Dipartimento di Area Critica, di quattro livelli
– il corpo E, destinato a parte dei Servizi generali di tre livelli
Il funzionamento dell’intero Sistema Ospedaliero si basa sulla differenziazione sostanziale dei flussi nei tre livelli più bassi:
-il 1° livello destinato prevalentemente ai flussi di materiale , con differenziazione tra percorso sporco e percorso pulito e adatto ad accogliere i trasporti meccanizzati;
-il 2° livello destinato ai flussi dei pazienti nelle aree della Diagnosi e terapia, con differenziazione tra i percorsi dei pazienti esterni e percorsi dei pazienti interni;
-il 3° livello destinato ai flussi degli esterni, visitatori, pazienti per ricoveri programmati, e prestazioni ambulatoriali.
Lo sviluppo planivolumetrico del progetto ha tenuto conto dei seguenti requisiti funzionali:
-organizzazione dipartimentale delle aree
-aggregazione delle aree per intensità di cure
-organizzazione delle aree funzionali
-ottimizzazione dei flussi e differenziazione dei percorsi e delle accessibilità
-collegamenti ed interazioni fra le due strutture ospedaliere
-conformità alle norme sulle barriere architettoniche
-programmi edilizi adeguati e conformi alle norme

Organizzazione dipartimentale delle aree

Lo schema planimetrico dei corpi di fabbrica permette di soddisfare le richieste del Capitolato prestazionale per ognuna delle due strutture ospedaliere (O.S.M.e C.E.O), sia in termini di posti letto che di richieste specifiche quali quelle riferite agli spogliatoi del personale che afferiscono ai singoli dipartimenti.
La soluzione progettuale propone Moduli di degenza con una organizzazione tipo delle discipline per un totale di 560 Pl per l’O.S.M. e 160 per il C.E.O. con una percentuale di Pl diurni , tra medici e chirurgici ,superiore al 20%.

Per un TOTALE GENERALE 720 di cui
-550 di Degenza continuativa (di cui 60 in Terapia intensiva)
-170 di DH maggiore del 20%

Le camere ad 1 Pl sono 86 superiori al 10%

Sono inoltri previsti i seguenti Posti tecnici

  • 12 posti tecnici di Dialisi
  • 8 di osservazione breve
  • 2 di osservazione infettivi
  • 4 di osservazione intensiva

20 culle e 4 incubatrici

La proposta  di organizzazione delle discipline proposta nel progetto non vincola l’Azienda che può , grazie all’organizzazione dipartimentale,e alla estrema flessibilità dei corpi, organizzare in modo diverso le unità operative secondo le proprie  esigenze.

 

Aggregazione delle aree per intensità di cure

La dislocazione dei Moduli di degenza proposti dal progetto segue il criterio dell’organizzazione per intensità di cure, pertanto, a livello strutturale, questo si traduce nel localizzare le degenze ad alta intensità di cure, quali quelle del Dipartimento dell’Area Critica, in contiguità con il Pronto soccorso, in modo da avere un vero e proprio Dipartimento di Emergenza-Urgenza. Di conseguenza anche le degenze a media intensità di cure , quali quelle del Dipartimento chirurgico, vengono organizzate più vicine ai Blocchi operatori, mentre quelle a bassa intensità di cure, quali le degenze mediche e riabilitative, ai piani più alti . In particolare sono state posizionate nel corpo C, più attiguo all’Hospital street, quelle degenze che più facilmente possono avere necessità di usufruire di servizi pubblici, quali la Lungodegenza, le degenze di Day-Surgery,i paganti (libera professione),quelle del pediatria, ostetricia e ginecologia.
Particolare attenzione è stata riposta alle Degenze pediatriche, sia dell’O.S.M. che del C.E.O. , in collegamento diretto con il Dipartimento Emergenza-Urgenza, in prossimità con l’UTIN e dei Moduli di degenza di Ostetricia e ginecologia, in modo da poter ottenere un vero e proprio Dipartimento Materno-infantile.

Le Degenze psichiatriche sono in prossimità del Pronto soccorso ed in contiguità con il servizio psichiatrico di diagnosi e cura.
Il Modulo di degenza dedicato all’oncologia, prevede anche un area di 8 posti per le cure palliative (Hospice).
Sono inoltre previste 2 aree di Day –Hospital centralizzato, per tutte e due le strutture ospedaliere, ed un’area di Day Surgery per l’O.S.M.. Per alcune discipline i posti di Day Hospital sono all’interno del Modulo di degenza ordinaria.

Organizzazione delle aree funzionali

La qualità funzionale è inoltre soddisfatta da una razionale organizzazione delle aree , basata su due criteri: l’analisi dei rapporti ottimali tra le diverse funzioni, che ha dettato l’articolazione dei diversi livelli e la conformità delle singole aree alle richieste del Capitolato e alla conformità alle norme in materia

Ottimizzazione dei flussi e differenziazione dei percorsi e delle accessibilità

La qualità funzionale è infine soddisfattadalla ottimizzazione dei flussi, sia esterni che interni., nonché dalla differenziazione dei percorsi e delle accessibilità
Dall’esterno l’area ospedaliera è facilmente accessibile mediante una ordinata viabilità separata tra l’accessibilità normale, quella di emergenza (verso il Pronto soccorso) e quella di sicurezza antincendio ed i flussi sono regolati dall’avere a disposizione varie aree di parcheggio dedicate ai diversi fruitori.
All’interno invece (percorsi indoor) l’ottimizzazione dei flussi è ottenuta oltre che dalla già citata differenziazione dei percorsi ai tre livelli, da idonee scelte progettuali di tipo dimensionale numero e tipo dei collegamenti verticali) che funzionale (localizzazione e differenziazione dei percorsi e degli accessi).

Collegamenti ed interazioni fra le due strutture ospedaliere

Le due strutture ospedaliere dell’O.S.M e del C.E.O, sono in collegamento tra di loro attraverso il corpo B, sede al 3° livello dell’Hospital street, al 2° delle diagnostiche, al 1° dei servizi generali.
La rete idei collegamenti orizzontale permette alle due strutture una interazione reciproca , pur nel mantenimento della propria autonomia.
In particolare, le due strutture hanno in comune le seguenti funzioni:
-tutti i servizi generali al 1° livello (Morgue,Disinfezione/Sterilizzazione/Lavaggio carrelli , Farmacia, Guardaroba, distribuzione vitto) compreso il Ristorante , le aree per la formazione; -le diagnostiche al 2° livello quali, Pronto soccorso, Diagnostica per immagini, Medicina nucleare, Endoscopia -tutti i servizi pubblici dell’ Hospital street al 3° livello, quelli ambulatoriali e della cardiologia -la Rianimazione e Terapie intensive al 4° livello

Appropriatezza e qualità dei materiali

La scelta dei materiali ha richiesto una visione unitaria del progetto legata alla dimensione fisico–architettonica e percettivo-psicologica degli spazi, coniugata con ottimali livelli di qualità edilizia.
In particolare l’appropriatezza e la qualità dei materiali sono strettamente collegate al principio dell’Affidabilità, Principio che oltre a sottintendere la rispondenza dei materiali e delle soluzioni tecniche alle normative prescrittive e raccomandative, si traduce anche in facilità di accesso e sicurezza degli spazi e degli impianti, al fine di evitare disagi ed inconvenienti, sia dal punto di vista organizzativo che strutturale e tecnologico
La sicurezza d’uso ha infatti indirizzato le soluzioni progettuali al fine di garantire la protezione degli spazi da ogni tipo di sollecitazione (statica elettrica, d’intrusione, al fuoco, etc.); pertanto sono stati scelti elementi edilizi , soluzioni tecniche e materiali in grado di evitare ogni possibile pericolosità per gli utenti nelle condizioni di utilizzo degli spazi.
Ulteriori criteri su cui ci si è basati per la selezione e la scelta delle possibili soluzioni tecniche e materiali sono stati il riferimento:
-alle richieste del Capitolato prestazionale
-ad alcuni requisiti base a cui far rispondere precise specifiche prestazionali

I requisiti base

Oltre alla già citata sicurezza d’uso, sono stati privilegiati i requisiti di:

– flessibilità e riconvertibilità (anche in senso tecnologico)
– pulibilità
-manutenibilità
-isolamento dai rumori aerei
-isolamento dai rumori di calpestio La flessibilità e riconvertibilità è stata garantita da soluzioni tecniche per pareti e controsoffitti a “secco” spostabili ed ispezionabili al fine di consentire la sostituibilità e la riparabilità degli elementi tecnici coinvolti. La pulibilità , ottenibile con l’utilizzazione di materiali con superfici non scabrose, anigroscopiche e resistenti agli urti. La manutenibilità, assicurata dal rispetto sia della flessibilità e riconvertibilità che dalla pulibilità, e resa possibile da volumi tecnici verticali ed orizzontali ispezionabile e da un involucro che permette una facile manutenibilità nel tempo .

L’isolamento dai rumori aerei e di calpestio è stato garantito da opportune soluzioni tecniche delle pareti verticali e dei solai (vedere Relazione acustica)

Oltre ai requisiti già descritti, per la scelta dei materiali si è tenuto conto di ulteriori requisiti quali:

– innocuità nell’uso
– pulibilità dei componenti
– controllo dell’inquinamento elettromagnetico
– uso di materiali locali
– utilizzo di tipologia compatibile con il tessuto edificat

 

Committente

Consorzio Stabile UNITER

Importo

140 mln/€

Superficie

mq

Data di inizio

Data di fine

Gruppo di progetto