Ex Ceramica Mantovana
Ex Ceramica Mantovana
Gli edifici oggetto di trasformazione edilizia del progetto sono inseriti nel vigente Piano di Governo del Territorio all’interno del PA5 “Ex Ceramica Mantovana” che è stato definitivamente approvato dal Comune di Mantova con Delibera di Giunta Comunale n° 135 in data 10/06/2017.
L’area oggetto del Piano Attuativo PA 5 costituisce un esempio di archeologia industriale unico all’interno della Città di Mantova che viene facilmente individuato nello skyline cittadino per l’emergente sagoma degli edifici principali, un tempo utilizzati per la fabbricazione di laterizi, e delle ciminiere che ancora insistono nell’area.
Il progetto proposto di ristrutturazione edilizia ed ampliamento, attraverso la demolizione/ricostruzione dei fabbricati esistenti, ai sensi degli artt. 7 e 9 del Regolamento Edilizio, è da realizzarsi sugli immobili in Mantova, prospicienti le vie Santa Marta, San Nicolò e Argine Maestro e dedicati a residenze.
Gli immobili sono ricompresi nel centro storico della Città di Mantova e tale zona è vincolata ai sensi dell’art. 146 del D. Lgs. 22/01/2004, n° 42, secondo i disposti del Decreto Ministeriale 13/10/1977: dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona del Comune di Mantova (centro storico e Cittadella).
Il progetto di ristrutturazione edilizia prevede l’intervento sugli immobili identificati nel PA5 con le lettere E1 e E2 posti su Via Santa Marta, Vicolo San Nicolò e Via Argine Maestro in accordo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova che ha richiesto il mantenimento del muro esistente sulle tre vie al fine di preservare la memoria storica del sedime della ex Ceramica Mantovana.
Nel rispetto della vigente normativa sulla dotazione dei parcheggi (Legge “Tognoli” n° 122/89 e Piano di Governo del Territorio), parcheggi su suolo privato, verranno realizzate le autorimesse con i relativi posti auto all’interno della proprietà al piano interrato.
La struttura muraria prevede un piano interrato, diviso in due corpi separati tra di loro, realizzato con platea di fondazione e murature entro terra in cemento armato. Inoltre la necessità di mantenere la vecchia muratura di ‘confine’ lungo le cortine prospicienti le vie pubbliche imporrà metodologie e tecniche di lavorazione particolari, come ad esempio l’infissione di micro pali, per garantire la sicurezza delle operazioni da eseguire.
Le strutture in elevazione prevedranno la realizzazione di un sistema di pilastri e di travi in C. A. con tamponamenti in blocchi di laterizio alveolare; le strutture orizzontali, sia per quanto riguarda i solai che le coperture, saranno invece realizzate in legno.
Gli impianti di riscaldamento, progettati da tecnico abilitato, saranno realizzati sia con elementi ad aria che con pannelli a pavimento e saranno alimentati collegandosi alle rete cittadina di teleriscaldamento; per quanto riguarda gli impianti di rinfrescamento sarà valutata con l’ente gestore la possibilità di collegare gli impianti alla rete del tele raffrescamento. Saranno realizzati impianti elettrici, progettati da tecnico abilitato, a norme CEI con interruttore differenziale e messa a terra; l’impianto di forza motrice sarà interamente incassato, Verranno inoltre realizzati anche gli impianti speciali quali telefonia dati, antintrusione, videosorveglianza.