Concorso per l’Auditorium di Tivoli
Concorso per l’Auditorium di Tivoli
Concorso per l’auditorium di Tivoli.
Il progetto prende le mosse da una attenta analisi dello stato dei luoghi, della sua storia, del tessuto urbano circostante; alla scoperta del potenziale inespresso del sito. Le parole chiave già in parte delineate dal documento di indirizzo alla progettazione sono: confine, molteplicità, memoria, integrazione. L’intervento si propone come ricucitura tra il tessuto edilizio e le emergenze naturalistiche eliminando di fatto le cesure visive e spaziali che oggi impediscono tale ricucitura. La posizione del complesso della cartiera è una posizione limite che offre una serie di opportunità proprio per la posizione di confine che occupa: l’edificio è la terrazza della città e nello stesso tempo il bordo del paesaggio, diventando l’elemento di unione tra edificato e natura. Questa posizione eccezionale, nell’accezione del termine di fuori dall’ordinario, ha generato l’esigenza di prefigurare uno spazio compenetrato, che sia allo stesso tempo un brano del tessuto urbano con i suoi affacci sul paesaggio circostante e prospetto della città dall’esterno della città stessa. Quindi il duplice atto di essere vista e di vedere è stato proposto in ogni elemento che compone il progetto. Il tessuto urbano di Tivoli è un tessuto composto da una fitta rete di collegamenti, vicoli e scalinate, le cui caratteristiche sono il cambio continuo di visuali e la molteplicità di vedute nel movimento della percorrenza. L’intervento, pur seguendo le indicazioni del bando che invitano a ridare la vista sulla vallata che era stata cancellata dall’altezza dell’edificio esistente, intende sfruttare la ricchezza del paesaggio circostante creando nuove opportunità di visuale, senza privilegiare una vista sola. Nell’attraversare, nel muoversi all’interno del nuovo complesso, persino all’interno degli stessi edifici, è possibile osservare, scorgere e godere di scorci sempre differenti. La città di Tivoli ha una lunga storia che è possibile vedere nei suoi molteplici strati, l’intervento proposto è una azione a togliere più che ad aggiungere proprio per cercare di mostrare e riportare alla memoria tutti questi strati attraverso percorsi di conoscenza, attivando una integrazione tra tutti i differenti livelli della storia utilizzando anche gli elementi naturali.
The project starts from a careful analysis of the state of the places, its history, the surrounding urban fabric; to discover the unexpressed potential of the site. The keywords already partially delineated by the design guidance document are: border, multiplicity, memory, integration. The intervention is proposed as a sewing between the building fabric and naturalistic emergencies, effectively eliminating the visual and spatial cracks that today prevent such sewing. The position of the paper mill complex is a limit position that offers a series of opportunities precisely for the border position it occupies: the building is the terrace of the city and at the same time the edge of the landscape, becoming the element of union between built and nature. This exceptional position, in the sense of the term out of the ordinary, has generated the need to prefigure an interpenetrated space, which is at the same time a piece of the urban fabric with its views of the surrounding landscape and perspective of the city from outside the city itself. So the double act of being seen and seeing has been proposed in every element that makes up the project. The urban fabric of Tivoli is a fabric composed of a dense network of connections, alleys and stairways, whose characteristics are the continuous change of views and the multiplicity of views in the movement of the route. The intervention, while following the indications of the call that invite you to restore the view of the valley that had been erased from the height of the existing building, intends to take advantage of the richness of the surrounding landscape creating new viewing opportunities, without privileging a single view. When crossing, moving within the new complex, even within the same buildings, it is possible to observe, see and enjoy always different glimpses. The city of Tivoli has a long history that can be seen in its multiple layers, the proposed intervention is an action to take away more than to add just to try to show and bring back to memory all these layers through paths of knowledge, activating an integration between all the different levels of history using also the natural elements.